“Un’idea ‘plurale’, con Catania capofila, che coinvolge tanti comuni della Sicilia. Sembrava un sogno ed è diventato realtà e sull’idea originaria abbiamo innestato il nostro concetto di produzione culturale, su cui puntiamo per la città” Presentato stamattina nel Castello Ursino, alla presenza del sindaco Enzo Bianco e dell’assessore alla Cultura Orazio Licandro, I Art, il più grande contenitore di spettacoli, con un progetto artistico e culturale di 120 eventi tutti gratuiti, che vede Catania comune capofila e che coinvolge l’intera Sicilia, facendo risaltare le peculiarità di ogni zona. Si tratta di un piano finanziato dall’UE che tocca diciassette comuni: Palermo, Ragusa, Piazza Armerina, Gangi, Castelvetrano, Favignana, Enna, Modica, Misterbianco, Pozzallo, Troina, Castell’Umberto, Buccheri, Ficarra, Sambuca di Sicilia, Pollina, Naro, e anche due isole, Favignana e Salina (Malfa). I Art è stato illustrato dall’ideatore e direttore generale Lucio Tambuzzo e dal direttore artistico Giovanni Anfuso. “Si tratta – ha detto il sindaco Bianco – di un piccolo miracolo, un progetto che rischiava di restare impantanato dalla burocrazia regionale e che siamo riusciti a recuperare mettendo assieme, Catania capofila, tanti comuni dell’isola, capoluoghi e non. Spettacoli per un’intera estate e parte dell’autunno, una serie di iniziative di alto livello. Si parte il due di maggio, per salutare la primavera, con un concerto nella piazza Università di Catania con esponenti di spicco della musica siciliana”. Un migliaio di persone lavorerà nel festival solo a Catania e tutte le principali istituzioni culturali pubbliche e private collaboreranno per dare smalto e capacità attrattiva alla città e all’intera Sicilia anche sul piano turistico. “Un’iniziativa – ha detto Licandro – che pone Catania tra i centri più importanti d’Europa, con un grande rilievo nello scacchiere del Mediterraneo, grazie alla forza e all’input positivo dato dal Sindaco. Nella sola Catania saranno protagonisti circa 40 tra associazioni, gruppi e teatri espressione del territorio. Siti e piazze legati a pagine di storia, di musica, di arte faranno da scenario insieme ai palazzi barocchi e alle nostre istituzioni culturali”. “Il bando dell’Unione Europea – ha aggiunto Bianco – nell’ottobre del 2013 stava per scadere ma grazie a una segnalazione fattami da Guglielmo Ferro ci siamo attivati per recuperarlo. Sembrava un sogno ed è diventato realtà e sull’idea originaria abbiamo innestato il nostro concetto di produzione culturale, su cui puntiamo per la città. Ne è venuta fuori un’idea ‘plurale’ per far risaltare identità, diversità, il modo di essere di ciascuno dei cento luoghi della Sicilia coinvolti. Di questo progetto non poteva che essere capofila Catania, la settima città metropolitana d’Italia, la più grande non capoluogo di regione del Paese”. Appuntamenti di rilievo internazionale e sperimentazioni per tutte le sezioni di I Art: cinema e arti visive, musica, danza, letteratura e reading, architettura contemporanea, convegni, teatro contemporaneo di ricerca e per ragazzi, grandi eventi, eventi artistici e performance, per un’estate davvero ricca di cultura e si spera anche di turisti.
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