Europa torni tra le braccia amorevoli di Giove di Enzo Limandri

Il desiderio di sconfinare nella mitologia e nel sogno, quando sento il nome della mitica Europa, figlia di Agenore, cEuropa e Gioveonosciuta come la dea dagli occhi bovini, amante e nutrice di Giove, è grande. Grande quanto il desiderio di ritornare ad un tempo isiaco, quando a dominare erano i culti femminili della Grande Madre, raffigurata con le caratteristiche della dea Vacca, Europa appunto! E a Pompei regnava il ‘cave canem’.

Ma non posso. La Storia insegna che la nostalgia del passato è cattiva consigliera e che bisogna guardare avanti. Avanti verso un futuro di democratizzazione delle civiltà e dei costumi, in nome della libertà dell’uomo e della sua genia, che si sostiene divina.

Intanto abbiamo sepolto Tradizioni, demolito Altari, immolato gli stessi Dei, in nome dell’uomo libero, che oggi poi tanto libero non mi sembra, ma certamente sbaglio. Ci siamo riempiti i polmoni della Democrazia rischiando di soffocare per la polvere che i democratici liberatori americani hanno tirato sulle nostre case come sui nostri monumenti per liberarci da un regime egemonico che contrastava il loro, e che loro comunque avevano anche fomentato per arginare quello sovietico.

Ma è presto per le analisi obiettive, anche perché mi sto allargando e non voglio mestare l’acqua nel mortaio, ma tornare all’Europa. L’Europa, io ricordo, nasce proprio con l’intento di arginare le mire espansionistiche e gli interessi di parte, almeno all’interno del vecchio continente.

La costituzione di un codice di accordo nasce in Italia e su sollecitazione di alcuni membri del Governo italiano del dopo-guerra. L’Italia è sempre stata un faro di Civiltà e Cultura e, purtroppo, un laboratorio sperimentale di tutte le novità politico-amministrative degli ultimi due secoli, almeno a partire dall’operazione Garibaldi pilotata dall’Inghilterra e non certo per amore di pace.

 Quindi l’Europa, e non solo, deve all’Italia sangue, sacrifici, e cibo per l’anima e per il corpo. Non voglio, non serve, non mi va, fare qui l’elenco degli italiani a cui il mondo intero deve qualcosa, in tutti i campi della scienza, della tecnologia, del pensiero, dell’arte. Voglio dire altro, e in termini crudi.

Nessuno si azzardi a fare a meno dell’Italia, sul piano organizzativo e legislativo, in Europa! Cedere il potere a chi non conosce la tolleranza, a chi pensa che il mondo sia diviso in buoni e cattivi, a chi pensa che la Libertà sia un lusso per pochi e la Democrazia una luce da imporre a tutti, è un errore.

L’Italia ha sempre fatto da barriera a tutti gli estremismi perché nutre un popolo di eroi ed è radice di tutte le culture e tutte le abbraccia con amore. Pensate che sia una favoletta per bambini? Pensate di averci distrutto la coscienza sradicando la nostra cultura? Semplicemente, sbagliate!

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