EDUARDO: IL TEATRO

A trent’anni dalla morte di Eduardo De Filippo questa redazione desidera anch’essa offrire un tributo a un grande artista che, come altri, ha fatto grande il nome di questa terra e della magica città di Napoli.

Non spenderemo molte parole, né ci strapperemo le vesti, limitandoci ad un sorriso amaro.

Eduardo ha non solo rappresentato, ma incarnato, il Teatro come scelta di vita e di messaggio.

Eduardo ha fatto del palcoscenico, e del suo lavoro incessante, un obiettivo sociale indiscutibile, come egli stesso in più di una occasione ha detto: dare un senso alla vita! Spremere il proprio cuore perché altri si accorgesse di avere un cuore e cosa significasse averlo nel segno della condivisione dello spazio comune.

Per Eduardo lo spazio comune è vita! E condividerlo con il cuore aperto e sincero è vivere!

Io credo, noi crediamo, che avere sacrificato tutta la vita, gli affetti, la famiglia, per radicare nel cuore degli uomini, nel tempo, questo messaggio, significhi essere vissuto da eroe; un eroe come spesso, troppo spesso, noi non immaginiamo: un uomo tra gli uomini, come tutti, solo animato dalla volontà di condividere la sua visione e disposto al sacrificio di una vita, cosciente che la vita non ha altro valore che questo: scrivere col sangue, e sulla pietra, un messaggio eterno, un messaggio di amore, e insieme un suggerimento che solo chi non vuol sentire non comprende: tutti, e dico tutti, siamo in debito con chi ci ha dato la vita, e tutti, dico tutti, siamo chiamati ad essere degli eroi, perché la natura dell’eroe è nell’uomo.

Grazie, Eduardoeduardo

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