Come reagiamo al pericolo: le tre F di Serena S

In caso di pericolo o forte stress l’ essere umano ha delle reazioni che sono comuni a tutti, perché fannosport2 parte del nostro  comportamento ancestrale. Ogni volta che ci sentiamo minacciati si attivano dei meccanismi di difesa che il più delle volte ci permettono di restare vivi. Dai tempi più remoti il cervello e le sue reazioni sono stati la prima arma a disposizione dell’uomo nelle situazioni di pericolo. Durante l’evoluzione questi meccanismi si sono affinati e oggi sono presenti in ognuno di noi. Le cosiddette  tre F sono reazioni istintive alle minacce. Freeze, Flight, Fight cioè: bloccarsi,scappare e combattere, questi sono i meccanismi che il nostro cervello mette in atto sempre nello stesso ordine in caso di pericolo. Questa sequenza è ormai scritta nel nostro sistema limbico e si attiva sempre in questo modo soprattutto se reagiamo in automatico.

Bloccarsi e’ la prima reazione che si ha in caso di pericolo, si resta immobili. Questa situazione possiamo spiegarla sulla base di un comportamento di migliaia di anni fa quando l’uomo  primitivo era esposto alla minaccia dei predatori. Infatti la maggior parte di essi anche oggi riesce a vedere le cose e gli oggetti in movimento molto meglio rispetto a quelli che stanno fermi. Ecco perché  una preda umana immobile, aveva maggiori possibilità di non essere vista e quindi restare viva. Anche oggi nella vita di tutti i giorni bloccarsi e’ un comportamento che si ha spesso, come ad esempio se sentiamo un boato alle nostre spalle , ci blocchiamo sul posto per qualche secondo o quando ad esempio siamo a tavola insieme alla nostra famiglia e suona il campanello, ci fermiamo tutti e ci guardiamo per un istante prima che qualcuno si alzi e vada a vedere chi è.

La seconda reazione che abbiamo in caso di pericolo è la reazione di fuga quando la prima  ci sembra insufficiente. L ‘obiettivo  è quello di mettere più distanza tra noi e il pericolo. Questa reazione si può manifestare in diversi modi; non necessariamente si corre, ma ci si allontana dal rumore ad esempio o si distoglie lo sguardo da qualcosa di sgradevole.

La terza ed ultima relazione è il combattimento; è l’ultima risorsa a cui attingiamo nel caso non ci siano altre opzioni possibili. Nel mondo animale vi sono dei rituali di minaccia o l’esposizione delle zanne e ancor prima del combattimento perché è solo quando non ci sono più opzioni sicure che si passa al combattimento. Nella reazione del combattimento possiamo annoverare anche le discussioni, o alzare la voce, anche assumere una gestualità minacciosa o comportamenti aggressivi.

Queste reazioni sono scritte nella nostra mente non è possibile estirparle, non c’è modo. Sono comportamenti innati come ridere o starnutire quindi è importantissimo conoscerle per tenerne conto.

Smiriglia Serena

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