COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI MESSINA: OPERAZIONE “GIOIA”

Nella mattinata di giovedì 19 marzo 2015,militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, in collaborazioneconpersonale delle Compagnie competenti per territorio, in Messina, Barcellona P.G., Falcone (ME), Siracusa, Caltagirone e Termini Imerese, hanno dato esecuzione a 21 dei 23provvedimenti cautelari,emessi per violazioni della normativa sugli stupefacenti e per reati contro il patrimonio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale DDA, nei confronti di altrettanti soggetti, alcuni dei quali responsabili anche di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Dei 23 provvedimenti cautelari, 14 prevedono la custodia in carcere e 9 agli arresti domiciliari. 5 delle persone da arrestare sono già detenute per altra causa nei carceri di Siracusa, Termini Imerese e Caltagirone e sono stati raggiunti dai provvedimenti custodiali in argomento a cura del personale della locale Arma dei Carabinieri. L’odierno procedimentopenale costituisce un autonomo sviluppo, consolidato anche dalle indagini svolte dalla Stazione CC di Rometta (ME), di acquisizioni investigative maturate nel 2008 in pregressa indagine del medesimo Nucleo,finalizzata alla cattura degli allora latitanti fratelli MIGNACCA (poi catturati nel novembre 2013 dallo stesso Nucleo Investigativo). In estrema sintesi, da alcune conversazionitelefoniche di presunti favoreggiatori, era emerso unfiorente traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Messina.Al vertice del sodalizio attivo nella fascia tirrenica, si collocava MONTRONE Carmelo che, attivamente collaborato dal fratello Daniele e da LA MACCHIA Domenico, si rifornivadi hashish (acquistata in panetti da 100 gr ciascuno) dal cittadino marocchino RAHBIB Redouane (collaborato almeno in due occasioni dallo zio CHARFI Rachid, custode dello stupefacente perché detentore delle chiavi dell’edificio in cui venivano occultati i panetti). Il gruppo in questione, per non incorrere in posti di blocco delle Forze dell’Ordine, si serviva di staffette identificabili in SIDOTI Francesco e FAMA’ Sebastiano. Lo sviluppo delle attività di indagine ha consentito, poi, di identificare una seconda organizzazione operante nel capoluogo, capeggiata da MAZZA Lucio, collaborato dal fratello Daniele e da CONTI Angelo,nonché una serie di spacciatori tra i quali il noto pregiudicato ASPRI Angelo, collaborato dal nipote ASTUTO Giuseppe, CORRIDORE Nunzio, CASABLANCA Antonino (detto “Topolino”), PULEJO Giacomo ed ERBA Pasquale. Le indagini hanno anche consentito di far luce su alcuni furti in abitazione commessi nel barcellonese e nel milazzese dai cittadini Marocchini in concorso con italiani, alcuni dei quali minori degli anni 18.La sostanza stupefacente trattata dai gruppi e dai soggetti arrestati era hashish ed eroina. In costanza di indagini sono stati sequestrati circa 250 gr di hashish ed è stata arrestata in flagranza di reato una persona. In allegato i nominativi dei destinatari della misura, suddivisi tra custodia cautelare in carcere ed arresti domiciliari(due soggetti sono risultati irreperibili).

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