CATANZARO: PROVVEDITORATO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

“E’ assurdo che un ministro della giustizia violi in maniera così clamorosa una legge dello Stato. Se il ministro Orlando, che evidentemente parla due lingue a seconda degli interlocutori, insisterà nel trasferire a Lamezia Terme il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, troverà la nostra più ferma opposizione. Ricorreremo in tutte le sedi contro un autentico abuso. La legge n. 395/1990 parla chiaro e indica Catanzaro come sede del Provveditorato. Vedremo se prevarrà il diritto oppure il libero arbitrio”.

Il sindaco Sergio Abramo non ha mezzi termini nel commentare la pubblicazione della lettera inviata dal capo di gabinetto del ministro Orlando al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, con la quale si annuncia “il trasferimento nell’ex casa circondariale della sede del Provveditorato Regionale della Calabria in cui i tempi sono connessi ai lavori per il necessario adeguamento dell’edificio.”

“Forse abbiamo fatto male a fidarci del ministro Orlando che aveva rassicurato l’on. D’Attorre, del suo stesso partito, che nessuno avrebbe toccato il Provveditorato Regionale di Catanzaro. Ora mi aspetto che l’on. D’Attorre, che stimo e rispetto, abbia uno scatto d’orgoglio e faccia sentire la sua voce. Noi da parte nostra non resteremo a guardare e già nei prossimi giorni i nostri legali studieranno tutte le azioni possibili per contrastare un trasferimento illegittimo e soprattutto immotivato. E non ci si dica che l’operazione è conveniente sotto l’aspetto economico perché abbiamo messo a disposizione dell’Amministrazione Penitenziaria immobili di prestigio e in ottime condizioni. C’è stata tanta malafede e tanta ipocrisia, ma noi reagiremo con la necessaria energia”.

Abramo ha precisato che la sua non è una battaglia di campanile. “Al contrario, sono pronto a sostenere tutte le azioni che la città di Lamezia Terme porterà avanti per annullare il decreto di chiusura della Casa circondariale, altro atto irresponsabile compiuto dal ministero della giustizia. Voglio anche ricordare che sono stato in prima fila nella battaglia contro la soppressione del tribunale di Lamezia Terme. Le due città devono essere solidali e unite se vogliono battere chi le vorrebbe subalterne”.

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