Archimede disse “datemi un punto e solleverò il mondo”

astronomiaArchimede disse “datemi un punto e solleverò il mondo”: noi il punto l’ abbiamo trovato. L’Anas, più che sollevare si augura di cambiare il mondo e ridarlo all’uomo. L’innominato dice: occorre un piano industriale dello stato secondo la vocazione del territorio per superare la crisi che non è solo economica ma anche di sistema.

-Egr. Sig. Innominato, come da impegno eccomi qua: -per essere  sincero con Lei, Direttore avevo pensato che non mi avreste più cercato per le mie posizioni.

-Gentile signore, noi cerchiamo persone come Lei che dopo l’analisi offrono proposte  praticabili e utili per il paese. Per noi, la diversità culturale, politica, ma anche sociale è una ricchezza vera e non a parole.

-Si è vero, purtroppo in Italia è diffusa la mentalità secondo la quale chi non è come me e non la pensa come la penso io, è un nemico da eliminare a tutti i costi.

-Bene andiamo all’intervista. Secondo Lei , atteso il periodo storico politico economico cosa occorre fare per superare la crisi di sistema.

-L’Italia, come tutti i paesi industrializzati, ha bisogno di riforme vere e serie e soprattutto ha bisogno di un piano industriale secondo la vocazione naturale del territorio.

-In che senso secondo la vocazione naturale del territorio?

-L’Italia è stretta e lunga, per cui, nel pensare ad un piano di rilancio dell’economia, occorre adottare nuove filosofie  imprenditoriali che tengano  presente la vocazione dei singoli territori (clima, infrastrutture, condizioni geologiche).

-Scusi può essere più chiaro?

-Il sistema economico mondiale sta cambiando e i redditi familiari sono sempre più bassi: l’Italia deve puntare alla produzione di prodotti di qualità e  di eccellenza mirando a settori di nicchia  e di monopolio, che ci permettano di competere con la concorrenza. Il mercato del lavoro e le tasse sono troppo onerose e sono elementi che, come Lei può capire determinano il prezzo del prodotto ed è per questo che  l’Italia è fuori dal mercato.

-Questo è un po’ quello che diceva l’altra volta con riferimento alla Lega!

-Si questo è quello che ha determinato una grande delocalizzazione delle aziende. -E quindi?

-E quindi occorre aiutare, oltre il mercato dell’auto e dei decoder, tutti quei settori di produzione esclusivamente italiana come ad  esempio la produzione del pistacchio di Bronte, l’olio di oliva della Calabria, i pomodorini di Pachino,  il grano e tanti prodotti enogastronomici di eccellenza

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