APPROVATI I CRITERI DI CONCESSIONE D’USO DI IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE

La Giunta municipale, riunitasi a Palazzo Zanca e presieduta dal sindaco, Renato Accorinti, dopo avere esitato 11 provvedimenti di natura legale, ha approvato, a titolo sperimentale e per un periodo di tre anni, i criteri per l’utilizzo condiviso e la concessione d’uso di immobili di proprietà comunale. La sperimentazione si radica nell’impegno programmatico della Giunta per un processo di rigenerazione economica e sociale della comunità cittadina; si ispira ai principi di pari opportunità e non discriminazione; si lega alle istanze e alle proposte pervenute dal Forum del Laboratorio per i beni comuni; si connette al dibattito sui regolamenti e atti di indirizzo sull’uso del patrimonio e proposti dai consiglieri comunali; trae spunto dalla bozza di regolamento sull’uso condiviso dei beni comuni e dei beni sottoposti al principio di sussidiarietà prodotta dal Laboratorio per i beni comuni; assume gli indirizzi provenienti dagli ordini del giorno votati dal Consiglio comunale sui temi delle nuove forme di economia collaborativa e coworking, si relaziona al dibattito complessivo in ambito scientifico e urbanistico sui temi del riuso come strategia di intervento, al fine di valorizzare la funzione del patrimonio definendo nuove prospettive di utilizzo e nuovi criteri sperimentali per diverse tipologie di spazi; si pone come uno degli strumenti per la promozione di pratiche inclusive e di rafforzamento del sistema dei servizi, attraverso processi di infrastrutturazione sociale; mira ad un aumento del livello di partecipazione dei cittadini, degli organismi del decentramento, delle organizzazioni sociali e delle comunità locali nella programmazione e nell’attuazione delle politiche cittadine. I cinque possibili tipi di spazi coinvolti nella sperimentazione sono quelli inutilizzati e da recuperare; destinati alla realizzazione di progetti specifici da parte di associazioni senza fini di lucro; destinati alla realizzazione di progetti per lo sviluppo della nuova imprenditoria e per quelli con finalità sociale; in contesti di Edilizia Residenziale Pubblica e destinati all’uso condiviso e collaborativo e per la sussidiarietà. Per gli spazi inutilizzati e da recuperare, l’Amministrazione comunale intende procedere al recupero di alcuni immobili che risultano attualmente inutilizzati e che, per lo stato di degrado in cui versano, necessitano di rilevanti interventi di ristrutturazione cui non è in grado di provvedere a causa delle attuali condizioni finanziarie, destinandoli a progetti da essa promossi orientati a sviluppare la creatività, l’innovazione, la formazione e la produzione culturale in tutte le sue forme. A tal fine gli immobili individuati potranno essere assegnati per ipotesi di utilizzo e di gestione atte a consentire la sostenibilità economica delle opere e dei progetti proposti, anche tramite la fruizione a titolo oneroso di porzioni dell’immobile da parte di terzi per iniziative coerenti all’idea progettuale. L’assegnazione avverrà mediante procedure di evidenza pubblica. Gli immobili individuati potranno essere messi a bando e assegnati anche ad uso gratuito per una durata che verrà commisurata alla valutazione dei progetti e alla consistenza degli interventi e, comunque, per un periodo non superiore ai 20 anni, di cui, in ogni caso, non più di cinque anni oltre la durata dell’ammortamento. I dipartimenti competenti, con il coordinamento del dirigente al Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, predisporranno i bandi per l’individuazione dei progetti di gestione coerenti con i presenti criteri guida (progetti per l’incubazione di nuove attività, per attività di coworking e di produzione artistica e culturale, aree espositive, spazi per associazioni o reti di associazioni, spazi multifunzione o di condivisione). I possibili candidati potranno essere associazioni senza scopo di lucro, onlus, cooperative, fondazioni con finalità sociali ma anche enti e aziende pubbliche, comprese le forme associate previste dalla legge e potranno coinvolgere gruppi informali di cittadini accomunati da finalità coerenti al bando e in grado di assicurare continuità alla loro azione. La loro proposta progettuale di recupero, di valorizzazione e di gestione sarà oggetto di valutazione attraverso una commissione secondo i criteri delle qualità, della proposta di progetto e coerenza con le finalità dell’Amministrazione; del progetto di ristrutturazione; della sostenibilità del piano finanziario; dell’esperienza dei proponenti e qualità del partenariato; dell’inclusività e garanzia delle pari opportunità  e dei risultati attesi e verificabilità dei benefici e dell’impatto sulla città. Nel caso di progetti che interessino un quartiere o villaggi, l’attivazione di procedure di evidenza pubblica per la concessione degli immobili sarà avviata dopo consultazione e delibera dei consigli circoscrizionali. Per gli immobili comunali inutilizzati, che abbiano in previsione interventi di recupero e trasformazione, è facoltà dell’Amministrazione comunale procedere all’assegnazione temporanea, nelle more di avvio concreto degli interventi di recupero o trasformazione, purché siano idonei all’uso in termini di sicurezza e agibilità complessiva. Al fine di favorire processi partecipati finalizzati alla definizione delle finalità di riutilizzo degli immobili abbandonati da assegnare, l’Amministrazione, attraverso il Laboratorio per i Beni Comuni e attraverso l’UrbanLab, organismi afferenti agli assessorati al Patrimonio, all’Autogestione dei beni Comuni e alto Sviluppo Economico, può promuovere consultazioni attraverso le quali associazioni e operatori interessati potranno proporre idee per l’uso e la valorizzazione dei beni. Le proposte migliori forniranno le indicazioni per attuare interventi a carico diretto dell’Amministrazione comunale o per orientare la formulazione di bando per manifestazione d’interesse. Per gli spazi destinati alla realizzazione di progetti specifici da parte di associazioni senza fini di lucro, fermo restando il principio generale di redditività del bene e dell’efficacia dei provvedimenti per la riduzione degli sprechi e dei fitti passivi, che l’organo esecutivo metterà in atto insieme alle indicazioni che verranno dai regolamenti del Consiglio Comunale sull’uso e gestione del patrimonio immobiliare pubblico, l’Amministrazione comunale, al fine di promuovere e sostenere specifici progetti rivolti alla cittadinanza ed in particolare alle fasce giovanili, con particolare attenzione ai quartieri periferici e alle zone di margine anche semicentrali, individuerà a titolo sperimentale, alcuni spazi che, tramite procedure di evidenza pubblica, potranno essere assegnati anche in uso gratuito a fronte di specifici progetti di utilizzo dell’immobile, inteso come bene strumentale per la realizzazione di attività rivolte alla città e che possano diventare un’effettiva risorsa per sviluppare socialità e cultura, sussidiarietà e stimolo per la produzione di servizi sociali, economici e culturali innovativi. I dipartimenti competenti (Patrimonio, Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, Manutenzione Immobili Comunali, Lavori Pubblici, Politiche sociali e Politiche per la casa e Risanamento), con il coordinamento del dirigente al Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, predisporranno bandi per le associazioni e per le aggregazioni sociali, che potranno prevedere la concessione in uso gratuito per un massimo di tre anni, degli immobili liberi o che si renderanno liberi, a fronte della presentazione di una proposta e di un progetto di interesse collettivo. La proposta dovrà contenere un piano di massima di attività e iniziative rivolte all’intera cittadinanza da realizzarsi per il periodo per cui è stata richiesta la concessione. Le eventuali spese di conduzione e manutenzione ordinaria saranno in ogni caso a carico degli assegnatari. Le assegnazioni avverranno con procedura ad evidenza pubblica, destinata ad associazioni senza scopo di lucro, costituite alla data di presentazione della domanda, che potrà essere presentata anche da associazioni non ancora costituite formalmente. In tal caso, dovrà essere sottoscritta da tutti gli associanti e contenere impegno a definire e perfezionare l’atto di assegnazione entro tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria. Il possibile rinnovo per ulteriori tre anni si potrà avere in seguito all’approvazione di un nuovo piano di attività di pari durata. Per quanto concerne i progetti d’interesse territoriale circoscrizionale o dei villaggi, l’individuazione degli immobili comunali da assegnare ed il controllo dell’attuazione del programma di attività previste nella proposta progettuale sono affidate ai Consigli delle circoscrizioni nelle quali ricadono gli immobili, i quali interverranno anche nella valutazione della rispondenza del progetto a specifiche esigenze di quella circoscrizione e ambito urbano di riferimento. Relativamente agli spazi destinati alla realizzazione di progetti per lo sviluppo della nuova imprenditoria e per progetti aventi finalità sociale, al fine di favorire la crescita occupazionale attraverso la creazione di nuove attività d’impresa, l’assegnazione di spazi commerciali all’interno dei quartieri periferici, oltre che attraverso le procedure di asta pubblica, potrà avvenire tramite procedura ad evidenza pubblica per assegnazione in locazione conseguentemente alla selezione di progetti imprenditoriali meritevoli di incentivo, proposti da lavoratori autonomi e piccoli produttori indipendenti (cooperative, rnicroimprese secondo la definizione comunitaria, per tutte le tipologie di assegnatari IVA, imprese artigiane). A tale procedura potranno partecipare persone fisiche che si impegnino a costituire una impresa di almeno due persone entro tre mesi dall’assegnazione, che sarà perfezionata solo dopo l’effettiva costituzione. Per tutte le categorie di proponenti, avverrà sulla base di una graduatoria secondo criteri e punteggi stabiliti da ciascun bando predisposto con il coordinamento del dirigente al Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica. Potranno essere previsti punteggi premiali per i progetti presentati da team di giovani e donne; per gruppi e imprese aggiudicatarie costituite da meno di tre anni, il canone annuo, definito in base alle vigenti regole, potrà essere abbattuto fino al 90 per cento per i primi cinque anni del contratto. In tal caso, il valore del canone abbattuto è da intendersi come aiuto all’impresa da parte dell’Amministrazione in regime de minimis, ai sensi del regolamento CE 1998/06. Le spese di conduzione, di ristrutturazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno in ogni caso a carico dei conduttori. L’assegnazione degli spazi di proprietà comunale non esenta in alcun modo gli assegnatari dall’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie all’avvio dell’attività di impresa e la procedura di evidenza pubblica sarà attivata almeno due volte l’anno. Per gli spazi in contesti di Edilizia Residenziale Pubblica, al fine di favorire processi integrati di rigenerazione sociale, culturale ed economica nei contesti ERP, sia per quanto attiene ai nuovi insediamenti, sia per i quelli già realizzati si procederà attraverso bandi integrati pluri-obiettivo per favorire l’integrazione con il contesto sociale dei quartieri ERP e offrire una risposta ai bisogni rilevati, per rivitalizzare i quartieri monofunzionali e promuovere iniziative di coesione sociale e di sviluppo economico; rendere più interessanti e appetibili spazi che, se messi a bando singolarmente, risultano di difficile assegnazione e articolare le offerte dei partecipanti rispetto alla complessità del contesto; garantire una fruizione attiva del territorio durante tutto l’arco della giornata, in aree caratterizzate da fragilità sociale anche mediante la sinergia tra le diverse attività. I bandi integrati saranno predisposti con il coordinamento del dirigente al Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, coinvolgendo le Circoscrizioni di riferimento e i dirigenti dei dipartimenti interessati, con la possibilità di utilizzare, a seconda delle varie tipologie di spazi, le varie modalità di selezione e assegnazione. Rimane prerogativa dell’Amministrazione comunale la destinazione di parte delle unità immobiliari ad uso diverso dal residenziale, all’attuazione di progetti di particolare rilevanza e interesse pubblico, stabilendo accordi di partenariato con altri soggetti pubblici e con soggetti del terzo settore, esplicitando nelle linee guida allegate ai bandi gli obiettivi, le motivazioni e gli elementi di rilevante interesse pubblico. Riguardo agli spazi destinati all’uso condiviso, collaborativo e sussidiario, allo scopo di sperimentare concretamente l’uso condiviso di alcuni spazi da parte di cittadini riuniti in comunità anche informali per svolgervi e attuare azioni sussidiarie di promozione e cura, di rigenerazione e rivitalizzazione di spazi, tra cui anche piccoli ambiti urbani o spazi verdi, il Comune di Messina proporrà, attraverso i dipartimenti competenti, sempre coordinanti dal dirigente al Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, bandi d’uso condiviso, che si riferiranno a beni in discreto o buono stato di conservazione; saranno formulati in coerenza con le linee di indirizzo generali della delibera. L’Amministrazione comunale, che riconosce la cultura come bene comune, intende individuare, anche attraverso modalità partecipative luoghi e spazi capaci di essere gestiti e utilizzati secondo principi non esclusivi e collaborativi. Le pratiche partecipative, inclusive e democratiche sono il presupposto caratterizzante di questa tipologia di spazi che dovranno essere messi a bando con conseguente patto di collaborazione e condivisione, tra Amministrazione e comunità informale. Quest’ultima assumerà la responsabilità del bene, accludendo al patto di collaborazione il regolamento d’uso. In questa particolare tipologia di spazi la custodia effettiva rimarrà a carico del dipartimento afferente con funzioni di guardiania e custodia. Garante del processo di condivisione e inclusione della comunità sarà l’istituzione decentrata circoscrizionale. I dipartimenti competenti (Patrimonio, Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, Manutenzione Immobili Comunali, Lavori Pubblici, Politiche sociali e politiche per la casa e Risanamento), con il coordinamento del dirigente al Marketing Territoriale e Pianificazione Strategica, predisporranno bandi per spazi e luoghi in cui il modello gestionale sarà quello condiviso, accompagnato da un regolamento d’uso e dal progetto che dovrà essere di interesse collettivo e generale. La proposta dovrà contenere un piano di attività e iniziative rivolte all’intera cittadinanza da realizzarsi per il periodo del patto. Le eventuali spese di conduzione e manutenzione ordinaria saranno a carico dell’Amministrazione, pur potendosi prefigurare una compartecipazione da parte degli assegnatari. L’applicazione di questi criteri può comportare in alcuni casi una possibile minore entrata rispetto a quella preventivata, ad esempio da canoni di locazione, tuttavia attualmente non stimabile in quanto gli edifici sono liberi e non adeguati; pertanto la quantificazione puntuale dovrà essere contenuta negli atti. L’Esecutivo ha poi deliberato l’atto d’indirizzo per la valorizzazione e qualificazione del complesso immobiliare che ricade nell’area dell’ex Macello, per destinarlo a Centro internazionale di teatro e drammaturgia contemporanea, con una programmazione culturale diversificata rispetto alle diverse aree arte, spettacolo e letteratura, con servizio ricettivo e ristorazione, purché consentito dalle normative vigenti e dalle caratteristiche architettoniche dell’edificio. Deliberata anche la procedura per la realizzazione e collocazione di nuove installazioni di monumenti od opere d’arte, in modo permanente o temporaneo, ricadenti su suolo pubblico comunale, su proposta di privati (associazioni, cittadini, comitati, etc…). Nell’ambito del programma dei finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico, promosso dal Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio del Mare (MATTM), è stata infine approvata la rimodulazione dei Programmi Operativi di Dettaglio (P.O.D.) relativi al potenziamento del trasporto pubblico urbano, al circuito ciclabile urbano “Villa Dante – Teatro Vittorio Emanuele” ed alla realizzazione della rete ciclabile litoranea.

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