Accordo d’intesa tra Libia e Italia

E’ stato raggiunto un accordo, che ricalcherà quelli del 2008 e del 2012, nella reunion a Tripoli tra il ministro dell’Interno, Marco Minniti, il premier libico al-Serraj e il ministro degli Esteri Mohammed al-Taher Siyala; un accordo per combattere gli scafisti, il terrorismo e tutti i traffici illeciti: dalla droga agli idrocarburi.

La promessa di un forte impegno da parte del governo libico comporterà un maggiore impegno da parte del governo italiano, che si impegnerà a fornire beni necessari, come mezzi navali e terrestri, formazione, strumenti e denaro, per il mantenimento degli impegni presi e per chiudere e controllare a tappeto la rotta libica, considerata una via di salvezza per i migranti e un punto di accesso all’Europa per i jihadisti.

L’accordo si muoverà lungo 3 direttrici: stabilizzazione, indicativa per una crescita economica sociale e civile; cooperazione antiterrorismo, per creare tutte le condizioni affinché non ci sia un ritorno di terroristi e foreign fighter verso i nostri territori (ora che l’Isis è sulla difensiva in Siria e Iraq); contrasto comune ai trafficanti di uomini.

Minniti ha riaffermato l’impegno italiano a procedere rapidamente nell’attuazione di tutte le misure utili al contrasto che coinvolgono anche responsabilità europee, a cominciare dalle operazioni navali per l’addestramento della nuova Guardia costiera libica, a bordo di otto motovedette italiane che verranno consegnate presto alla Libia.

A evidenziare formalmente il sodalizio fra Italia e Libia è la riapertura dell’ambasciata a Tripoli; fonti della Farnesina confermano che “Giuseppe Perrone, l’ambasciatore designato, presenti le sue credenziali al governo libico”. L’ambasciata italiana sarà la prima ad operare in modo continuativo nella capitale libica. Perrone è stato definito dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano, come “il migliore conoscitore della regione e delle tematiche politiche del Mediterraneo”.

E’ stato concordato che l’ambasciata italiana fungerà da centro di coordinamento principale di tutti i progetti di collaborazione tra Italia e Libia e la sua riapertura è un importantissimo segnale di amicizia nei confronti di tutto il popolo libico oltre che un segnale di forte fiducia nel processo di stabilizzazione di quel Paese.

 

Valentina G.

 

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